Ernia iatale
- Gruppo Sadel
- 28 lug
- Tempo di lettura: 3 min
Se avverti spesso bruciore di stomaco, acidità e difficoltà a deglutire, potrebbe trattarsi di un’ernia iatale. Si tratta di una condizione comune (circa il 15% della popolazione italiana) in cui una porzione dello stomaco risale attraverso il diaframma nella cavità toracica. Molte persone convivono con l’ernia iatale senza saperlo, poiché a volte non causa sintomi evidenti. In altri casi, invece, può provocare disturbi fastidiosi legati principalmente al reflusso gastroesofageo.
Sintomi e spiegazione della patologia
L’ernia iatale spesso si associa al reflusso di acido dallo stomaco all’esofago. I sintomi tipici includono:
Bruciore di stomaco (pirosi) e dolore o senso di acidità dietro lo sterno, specialmente dopo i pasti o quando ci si corica.
Rigurgito acido in gola o in bocca, spesso accompagnato da un sapore amaro.
Difficoltà a deglutire (disfagia) o sensazione che il cibo “resti bloccato” in gola o nel petto.
Gonfiore addominale con digestione lenta, associato a frequenti eruttazioni e talvolta nausea dopo i pasti.Spesso i sintomi peggiorano quando ci si china, si consumano pasti molto abbondanti o ci si corica subito dopo aver mangiato. È bene ricordare che molti casi di ernia iatale sono asintomatici: alcune persone scoprono di averla per caso, durante esami eseguiti per altri motivi.

Diagnosi
Se il medico sospetta un’ernia iatale in base ai sintomi, potrà prescrivere alcuni esami diagnostici. L’esame principale è la gastroscopia (endoscopia digestiva): una piccola telecamera flessibile viene introdotta attraverso la bocca fino allo stomaco, permettendo di verificare se una parte dello stomaco è risalita nel torace e di valutare eventuali infiammazioni dell’esofago. Un altro esame utile è la radiografia con mezzo di contrasto (pasto baritato), in cui si beve un liquido visibile ai raggi X per evidenziare l’ernia. Questi esami, effettuati solitamente da uno specialista gastroenterologo, confermano la diagnosi e aiutano a definire la gravità della situazione.
Trattamento
Nella maggior parte dei casi, l’ernia iatale si gestisce con terapie conservative e modifiche dello stile di vita, senza bisogno di interventi invasivi. Il medico può consigliare:
Alimentazione e abitudini: fare pasti piccoli e frequenti, evitare i cibi che favoriscono il reflusso (alimenti grassi, fritti, piccanti, cioccolato, menta, agrumi, alcol, caffeina), non coricarsi subito dopo aver mangiato (meglio attendere almeno 2-3 ore) e dormire con il busto leggermente sollevato.
Farmaci: utilizzare medicinali che riducono l’acidità dello stomaco. I più comuni sono i protettori gastrici come gli inibitori della pompa protonica (es. omeprazolo e simili), spesso associati ad antiacidi per un sollievo immediato dal bruciore.
Cambiamenti dello stile di vita: perdere peso se si è in sovrappeso e smettere di fumare (il fumo peggiora il reflusso).Solo raramente, se i sintomi sono molto severi o compaiono complicanze (come ulcere esofagee, sanguinamenti o restringimenti dell’esofago), si ricorre al trattamento chirurgico. L’intervento (fondoplicatura) viene eseguito in laparoscopia e consiste nel riportare lo stomaco nella sua sede corretta e nel rinforzare la chiusura tra stomaco ed esofago. La chirurgia è riservata ai casi che non migliorano con le terapie mediche.
Consigli pratici
L’ernia iatale, pur essendo fastidiosa, nella maggior parte dei casi si può tenere sotto controllo con alcuni accorgimenti e cure mirate. Seguire una dieta leggera povera di cibi irritanti, mangiare lentamente, evitare di sdraiarsi subito dopo i pasti e attenersi alla terapia prescritta aiuta a ridurre notevolmente i sintomi. È importante non trascurare un bruciore di stomaco cronico: consultare il medico per una valutazione permette di escludere complicanze e impostare il trattamento più adatto. Con le cure giuste e uno stile di vita sano, la maggior parte delle persone con ernia iatale conduce una vita normale, senza gravi limitazioni. Con un po’ di attenzione alle proprie abitudini quotidiane, è possibile convivere serenamente con l’ernia iatale.
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