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Insufficienza venosa cronica

  • Gruppo Sadel
  • 28 lug
  • Tempo di lettura: 3 min

Gambe sempre gonfie e pesanti, soprattutto a fine giornata? Questo disturbo molto comune potrebbe indicare un’insufficienza venosa cronica degli arti inferiori. In tale condizione le vene delle gambe faticano a far risalire il sangue verso il cuore a causa di valvole venose indebolite o danneggiate. Il risultato è un ristagno di sangue nelle estremità, che provoca i classici sintomi di pesantezza, gonfiore e vene varicose. L’insufficienza venosa è più frequente nelle donne e in chi sta molte ore in piedi per lavoro.


I segnali dell’insufficienza venosa si sviluppano gradualmente. I sintomi più comuni comprendono:

  • Pesantezza e affaticamento alle gambe, con senso di tensione, specialmente dopo lunghe ore in piedi o alla sera.

  • Gonfiore a piedi e caviglie (edema) che peggiora durante il giorno e migliora di notte o tenendo le gambe sollevate.

  • Dolori, crampi muscolari o formicolii ai polpacci, spesso più intensi durante la notte.

  • Prurito o bruciore agli arti inferiori, a volte accompagnati da capillari dilatati o vene varicose visibili sotto pelle.Nei casi avanzati compaiono cambiamenti cutanei: la pelle intorno alle caviglie può diventare più scura o ispessita e, se la circolazione resta insufficiente a lungo, si formano ulcere venose (ferite croniche difficili da guarire). È importante rivolgersi al medico ai primi segnali, per gestire il problema prima che compaiano complicanze.


La diagnosi dell’insufficienza venosa cronica viene effettuata tramite una visita specialistica (angiologica o vascolare). Il medico esaminerà le gambe alla ricerca di segni di ristagno venoso (gonfiore, vene dilatate) e valuterà i fattori di rischio (ad esempio familiarità, gravidanze, stile di vita). L’esame strumentale più utile è l’ecocolordoppler venoso delle gambe: un’ecografia che visualizza le vene e il flusso sanguigno al loro interno, evidenziando varici, valvole incontinenti o eventuali coaguli (trombi). Questo test indolore fornisce informazioni fondamentali per impostare la terapia più adeguata.


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Trattamento


Nella maggior parte dei casi, l’insufficienza venosa cronica si affronta con misure conservative che migliorano la circolazione nelle gambe. I provvedimenti principali sono:

  • Calze elastiche a compressione graduata: costituiscono la terapia di base. Indossare ogni giorno calze elastiche (scelte su misura in base alla gravità del disturbo) aiuta le vene a spingere il sangue verso l’alto, riducendo gonfiore e senso di peso.

  • Stile di vita attivo: muoversi regolarmente (fare regolare esercizio fisico – camminate, nuoto –) ed evitare di restare fermi troppo a lungo nella stessa posizione. Se il lavoro costringe in piedi o seduti per ore, fare pause frequenti per camminare o anche solo sollevarsi sulle punte dei piedi. Mantenere un peso sano ed evitare l’esposizione prolungata al calore intenso (bagni molto caldi, sauna), che dilata ulteriormente le vene. Quando si è a riposo, tenere le gambe sollevate (un cuscino sotto i piedi quando si è sdraiati) per favorire il ritorno venoso.

  • Supporto farmacologico: il medico può consigliare farmaci o integratori venotonici (contenenti ad esempio estratti di ippocastano, flavonoidi, ecc.) che migliorano il tono venoso e alleviano i sintomi. Questi rimedi non “curano” definitivamente il problema, ma possono dare sollievo se associati alle misure sopra descritte.Nei casi in cui siano presenti varici di grosso calibro o complicanze, si può ricorrere a terapie interventistiche. A seconda della gravità, lo specialista potrà proporre la scleroterapia (iniezione di una sostanza che chiude le vene varicose), trattamenti endovascolari con laser o radiofrequenza (che “bruciano” la vena dall’interno eliminandola) oppure la chirurgia tradizionale per rimuovere i tronchi venosi malati. La scelta dipenderà dalla situazione clinica di ciascun paziente.


Pur essendo cronica, l’insufficienza venosa si può controllare bene con le giuste precauzioni quotidiane. Ecco alcuni consigli:

  • Usa le calze elastiche se prescritte, indossandole ogni mattina soprattutto nei periodi in cui stai molto in piedi.

  • Muoviti spesso e tieni le gambe sollevate a riposo: anche semplici esercizi o brevi passeggiate aiutano la circolazione; evita di restare immobile per ore, e quando puoi tieni le gambe sollevate (ad esempio appoggiandole su un cuscino mentre riposi).

  • Cura la pelle delle gambe: applica creme idratanti per mantenere la cute elastica e controlla regolarmente la presenza di macchie scure o ferite. In caso di lesioni che faticano a guarire, informane il medico tempestivamente.Infine, mantieni un peso forma e segui una dieta equilibrata povera di sale (per ridurre la ritenzione idrica). Con queste strategie e controlli medici periodici, anche chi soffre di insufficienza venosa cronica può condurre una vita attiva, riducendo i disturbi e prevenendo le complicanze.

 
 
 

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